Il PadRELLO
Senigallia, anni 40, pieno proibizionismo, sono anni duri, il crimine organizzato dilaga, Vito MasciaRello, detto "il PadRELLO" è un immigrato Faculnarese che piano piano si sta affermando tra i più potenti capi senegal-falconaresi! La sua organizzazione (l'As Volley Senigallia) è impegnata in una cruciale trasferta nella vicina Ancona, in ballo ci sono l'onore e l'orgoglio e nessuno è intenzionato a mollare, anche un punto è importante per combattere l'onta della retrocessione!
Il PadRELLO è in tribuna, circondato dalle sue ragazze, è indispettito e nervoso, non può essere insieme ai suoi ragazzi a causa di problemuccio al dito medio, quando ha sistemato di persona una faccenda con Jack Scosciacapretto. Dall'alto comunque da sicurezza ai suoi, lasciati sotto la guida del fidato Ricky Baldoa (ma questa è un'altra storia....), e controlla che tutto si svolga nel migliore dei modi: IL SUO MODO!!
In panchina ci sono i tre nuovi ragazzi giapponesi della banda: Rossano Mà-de-porco-o, Roby Io-Ioco-Poco e Berni Io-No-Ioco-Mai che documentano tutto con la fedele camera digitale sempre giapponese!!
Tutto sembra filare liscio, quando l'arbitro sul 24-23 per l'Ancona fischia un incredibile invasione per As Volley assegnando il set agli avversari.
Sono momenti di caos, i ragazzi non ci stanno e si forma un capannello intorno all'arbitro e dopo vari minuti si cambia campo.
Il PadRELLO dalla tribuna inizia ad inveire contro il giudice di gara:
"io ti cemento i piedi e ti butto nel Misa"
"ti tagghiu a facci"
l'arbitro per niente intimorito avvicinandosi a segnapunti lo guarda e sorride, il PadRELLO inizia a perdere la pazienza e continua ad urlare avvicinandosi alla transenna:
PadRELLO: che cazzo ridi?!?
Arbitro: No, è che sei... buffo! Insomma, è il modo come m'insulti.
PadRELLO: Buffo come? Che ci trovi di buffo?
Arbitro: non hai capito...
PadRELLO: No, aspè aspè, che dici eh? Buffo come?
Arbitro: Beh...
PadRELLO: Come?
Arbitro: Che sei buffo, tutto qua.
PadRELLO: No spiegami fammi capire perché magari è colpa mia, forse sono un po' rincoglionito ma... buffo come? Buffo come un pagliaccio, ti diverto? Ti faccio ridere? Sto qua per divertirti? Come sarebbe buffo, buffo come, perché buffo?
Arbitro: Per... per... per come m'insulti, capisci?
PadRELLO: "No, no, io non capisco, tu l'hai detto, lo saprai no? Tu hai detto che sono buffo; ma com'è che sono buffo, che cazzo ci trovi di tanto buffo in me, eh, dimmelo, dì, che c'è di buffo?
Arbitro:...ah, vaffanculo, piantala Rello!
a questo punto PadRELLO con un agilità impressionante scavalca la transenna e arriva a 2 cm dalla faccia dell'arbitro, sono attimi di terrore, gia i bookmakers avevano dato le quote per le giornate di squalifica, e solo l'intervento pronto e rapido di Alberto Manofredda Lanari riesce ad allontare il PadRELLO dal collo del giudice di gara e dalla galera per omicidio.
Dopo di che, sistemandosi il colletto della giacca nera come la sua fede, Don Rello se ne torna al suo posto insieme alla sua vena, fulmiando con lo sguardo il pubblico avversario, fiero della sua interpretazione e con la consapevolezza di non solcare ancora per diverso tempo i campi da gioco!
Dopo di che, sistemandosi il colletto della giacca nera come la sua fede, Don Rello se ne torna al suo posto insieme alla sua vena, fulmiando con lo sguardo il pubblico avversario, fiero della sua interpretazione e con la consapevolezza di non solcare ancora per diverso tempo i campi da gioco!
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