Il coltello dalla parte del manico...

Quant'è bello fare l'allenatore.
Si, perchè quel piccolo potere che hai (in realtà che pensi di avere, se alleni una squadra femminile), puoi sfruttarlo in vari modi.
Uno di questi è sicuramente la rappresaglia nei confronti di chi commette uno o più gesti fastidiosi nei tuoi confronti, specie se reiterati. Una punizione che puoi proporre alle tue allieve spacciandola per una preparazione fisica che hai visto fare alla Lube o qualsiasi altra squadra di alto livello ti venga in mente. Se addirittura ti inventi una squadra strana come la Dinamo Kazan poi, ci puoi anche fare la figura dell'espertone.
Le tue allieve protesteranno per 16-18 secondi, ma poi il loro subconscio masochista avrà la meglio e il pensiero che questa preparazione porterà loro ad avere un fisico più asciutto e snello le farà tacere. Perchè è proprio questa la differenza tra lo sport maschile e femminile: se ascolti un ragazzo e una ragazza a fine allenamento, avrai queste due risposte (trascurate la diversità del linguaggio):
"Cazz', che palle... so tutt' moll' de sudor'..."
"Che bell'allenamento, sono tutta sudata!"

Ma torniamo a noi.
Capita a volte che le tue allieve, che ritieni tue amiche alla fin fine (specie dopo una stagione come questa), ma anche il tuo secondo allenatore, che reputi una persona affidabile e a te vicina, si dimentichino (o evitino accuratamente) di avvisarti per eventi come l'organizzazione dei giochi pornografici da proporre al matrimonio di una giocatrice o le visite di cortesia ad un'altra che ha appena partorito o ad un beach che preveda il bel vedere di Pina che sbava dietro Baldo.
Bene, questo è proprio il chiaro caso in cui esercitare il proprio potere assoluto di coach.

Quindi ragazze, se quest'estate menzionerò la Dinamo Kazan sapete il motivo...
Auguri per la preparazione!
Il coach