L'importanza di avere giocatrici "volatili"
Così commentò Ali dopo aver saputo dell'ennesimo cambio di ruolo in corsa della nostra grande Franci. Si perchè ancora una volta le esigenze di squadra hanno voluto che Frenchpaja fosse prima schierata come opposta-ricettrice (un ruolo che di solito non è sottoposto alle fatiche della ricezione, ma che già altri campioni del calibro di Michele Badioli hanno saputo svolgere al meglio. n.d.r.) e poi hanno determinato il suo ritorno al ruolo originale di palleggiatrice/Edward mani di Forbice. Il tutto senza battere ciglio. O meglio la si vedeva incazzereccia per questi cambi repentini di ruolo, ma da grande professionista si è messa a disposizione delle compagne e degli allenatori.
Dopo che coach S ha fatto i complimenti a Claudia la scorsa settimana, questa volta voglio farli io a Franci. La sua disponibilità e umiltà unite alla sua tecnica sopraffina la rendono la giocatrice più completa che abbia mai allenato.
Lei osserva tutto in silenzio, sembra Bobo Vieri quando giocava all'Atletico Madrid: il muto. Fa caso a tutti i piccoli particolari, si accorge quando fai due volte le stesse squadre nella sfida al 464, nota se i palloni sono 0,45 bar sotto la pressione standard e salva tutto nel suo cervello dotato di processore intel centrino hard core. Ma soprattutto è una che da sempre il 100% in partita e a tutti gli allenamenti. Ovviamente quando gioca in coppia con Sara nel 2 contro 2, non basta più il 100% e lei arriva senza battere ciglio al 135%. Poi perde uguale èèèh...
E' un esempio da seguire.
Anche Viki ha mostrato la sua "volatilità" passando da centrale ad opposto a caldarrostara, visto che sabato in due o tre occasioni ha saputo togliere le castagne dal fuoco.
E' stata una partita difficilissima, vuoi per la trasferta infinita, anche se allietata dai coretti adorabili intonati da Berni e Rello, vuoi per il dialetto incomprensibile degli aborigeni del loco, che ci ha fatto sentire in terra straniera, vuoi le avversarie cagnacce pur se molto femminili specie nei momenti in cui difendevano col piede con una classe degna del peggior Materazzi. Ma abbiamo saputo superare tutte queste avversità con una rimonta epica. Tutti hanno dato il massimo, ci siamo buttati su tutti i palloni, incuranti del dolore al contatto con il suolo. Siamo usciti sfiniti e doloranti, me compreso quando ho dovuto lottare contro la insidiosa panca di Petritoli, traballante e insicura, una struttura in legno di Pino dell'Ikea, dall'aspetto pacato, ma sfrontato al tempo stesso.
Fine del set. Si deve cambiare campo. Come al solito cerco il foglio degli scout che amorevolmente mamma Ale Ros mi ha compilato. Ma dov'è? Non lo vedo. Cerco nel carrello dei panni e palloni, ma niente, mi volto e lo vedo li, rantolante al suolo e desideroso di essere preso in braccio e coccolato tra le mie mani. Era in posizione un pò scomoda, dietro la panchina, ma accessibile. Ho pensato: le ragazze stanno dando tutto, non posso essere da meno, devo dimostrare che anche un allenatore è in grado di difendere coi denti il proprio foglio delle statistiche. Così mi sono avvicinato spavaldo e incurante del pericolo. Appoggio il mio delicato ginocchio su quel legno impiallacciato e allungo il mio braccio destro, si, proprio quello che un giorno memorabile stampò Roberto Masciarelli in quel di Belvedere Ostrense. Mi affido a questo arto che mi ha dato tante soddisfazioni per compiere questo ennesimo gesto epico. Ma accade l'imponderabile. La panchina con uno stridolio acuto come un ghigno beffardo si inclina in avanti barcollando pericolosamente.
Nel momento in cui sento sbilanciarsi la panchina, rischiando un clamoroso quanto umiliante boccavanti, tiro fuori tutta la forza che ho nel muscolo digastrico mastoideo per effettuare un contromovimento bilanciante. In quell'istante però una paresi facciale si stampa inesorabilmente sul mio viso e rimango in bilico tra la figura di merda del boccavanti e la faccia di merda dovuta alla paresi. Sono secondi ma sembrano ore. Mi passa davanti tutta la mia vita: il flash di quando a 6 anni mi pisciai addosso durante la staffetta 4x100 al campo di atletica delle saline al giorno della nascita di Caterina. Per fortuna non ero solo. Sentivo la presenza ingombrante di Maila, che mi dava sì sicurezza, perchè avevo una balda giovane pronta a salvarmi nel caso in cui il fato avesse deciso che il mio destino era quello di finire faccia a terra, ma mi dava anche la terribile consapevolezza che sarei stato preso per il culo fino alla fine dei miei giorni. Già me la immaginavo che avrebbe detto:" Si, si... bravo bravo... l'hai preso il foglio". Sarebbe stato troppo per me.
Mi sono salvato dalla caduta in terra, ma non dalle prese per i culo di Maila.
Ora, dopo questa lotta e soprattutto questa grande vittoria di carattere, non vediamo l'ora di vendicarci delle pesaresi. Siamo incazzati e lo dimostreremo giovedì.
Dopo che coach S ha fatto i complimenti a Claudia la scorsa settimana, questa volta voglio farli io a Franci. La sua disponibilità e umiltà unite alla sua tecnica sopraffina la rendono la giocatrice più completa che abbia mai allenato.
Lei osserva tutto in silenzio, sembra Bobo Vieri quando giocava all'Atletico Madrid: il muto. Fa caso a tutti i piccoli particolari, si accorge quando fai due volte le stesse squadre nella sfida al 464, nota se i palloni sono 0,45 bar sotto la pressione standard e salva tutto nel suo cervello dotato di processore intel centrino hard core. Ma soprattutto è una che da sempre il 100% in partita e a tutti gli allenamenti. Ovviamente quando gioca in coppia con Sara nel 2 contro 2, non basta più il 100% e lei arriva senza battere ciglio al 135%. Poi perde uguale èèèh...
E' un esempio da seguire.
Anche Viki ha mostrato la sua "volatilità" passando da centrale ad opposto a caldarrostara, visto che sabato in due o tre occasioni ha saputo togliere le castagne dal fuoco.
E' stata una partita difficilissima, vuoi per la trasferta infinita, anche se allietata dai coretti adorabili intonati da Berni e Rello, vuoi per il dialetto incomprensibile degli aborigeni del loco, che ci ha fatto sentire in terra straniera, vuoi le avversarie cagnacce pur se molto femminili specie nei momenti in cui difendevano col piede con una classe degna del peggior Materazzi. Ma abbiamo saputo superare tutte queste avversità con una rimonta epica. Tutti hanno dato il massimo, ci siamo buttati su tutti i palloni, incuranti del dolore al contatto con il suolo. Siamo usciti sfiniti e doloranti, me compreso quando ho dovuto lottare contro la insidiosa panca di Petritoli, traballante e insicura, una struttura in legno di Pino dell'Ikea, dall'aspetto pacato, ma sfrontato al tempo stesso.
Fine del set. Si deve cambiare campo. Come al solito cerco il foglio degli scout che amorevolmente mamma Ale Ros mi ha compilato. Ma dov'è? Non lo vedo. Cerco nel carrello dei panni e palloni, ma niente, mi volto e lo vedo li, rantolante al suolo e desideroso di essere preso in braccio e coccolato tra le mie mani. Era in posizione un pò scomoda, dietro la panchina, ma accessibile. Ho pensato: le ragazze stanno dando tutto, non posso essere da meno, devo dimostrare che anche un allenatore è in grado di difendere coi denti il proprio foglio delle statistiche. Così mi sono avvicinato spavaldo e incurante del pericolo. Appoggio il mio delicato ginocchio su quel legno impiallacciato e allungo il mio braccio destro, si, proprio quello che un giorno memorabile stampò Roberto Masciarelli in quel di Belvedere Ostrense. Mi affido a questo arto che mi ha dato tante soddisfazioni per compiere questo ennesimo gesto epico. Ma accade l'imponderabile. La panchina con uno stridolio acuto come un ghigno beffardo si inclina in avanti barcollando pericolosamente.
Nel momento in cui sento sbilanciarsi la panchina, rischiando un clamoroso quanto umiliante boccavanti, tiro fuori tutta la forza che ho nel muscolo digastrico mastoideo per effettuare un contromovimento bilanciante. In quell'istante però una paresi facciale si stampa inesorabilmente sul mio viso e rimango in bilico tra la figura di merda del boccavanti e la faccia di merda dovuta alla paresi. Sono secondi ma sembrano ore. Mi passa davanti tutta la mia vita: il flash di quando a 6 anni mi pisciai addosso durante la staffetta 4x100 al campo di atletica delle saline al giorno della nascita di Caterina. Per fortuna non ero solo. Sentivo la presenza ingombrante di Maila, che mi dava sì sicurezza, perchè avevo una balda giovane pronta a salvarmi nel caso in cui il fato avesse deciso che il mio destino era quello di finire faccia a terra, ma mi dava anche la terribile consapevolezza che sarei stato preso per il culo fino alla fine dei miei giorni. Già me la immaginavo che avrebbe detto:" Si, si... bravo bravo... l'hai preso il foglio". Sarebbe stato troppo per me.
Mi sono salvato dalla caduta in terra, ma non dalle prese per i culo di Maila.
Ora, dopo questa lotta e soprattutto questa grande vittoria di carattere, non vediamo l'ora di vendicarci delle pesaresi. Siamo incazzati e lo dimostreremo giovedì.
8 commenti:
ahahahahhahahahaahahahahahahaha
sei proprio te il +S non c'è 'na mazza da fa!! ahahhahahahahahahaha
cmq sottoscrivo tutto! ero li come accompagnatore/secondo coach/autista/intonatore di canti goliardici!!
è vero la nostra squadra è piena di elementi volatili!! di gente che cambia ruolo durante la stagione e durante le partite!! è la nostra forza è il nostro psyco!!
infatti per quelle di pesaro ora sono "volatili/uccelli per diabetici" o meglio detto "c@##i amari"
anche tu amico/coach/cantautore/autista/dirigente accompagnatore sei volatilissimo!
ahahhahahah...grazie +S mi hai fatto emozionare...attento che con una pubblicità così il prossimo anno mi vorranno pure i nostri "nemici" più vicini!!! ahahahhahahahha
Cmq ringrazio Mailina che è stata per me fondamentale nella partita di sabato...a 3 secondi dall'inizio del terzo set m'ha fatto scaldare con palle malefiche alte 5 metri...quelle che preferisco insomma...e grazie anche a Miss Cleopatra alias Sara che nel 2 contro 2 dà il meglio di se...Sara ti giuro che prima della fine della stagione salteremo un 464 ma uno di numero eh!!!!
ahahah infatti Franci, appena ti ho comunicato che avresti fatto l'alzatrice, ti ho vista sbiancare e ho pensato: o vede la gente morta o si sta cagando sotto perchè ha le mani gelate... poi quando ti ho vista correre verso maila, ho dedotto che fosse la seconda ipotesi!
ahahhahahah...+S non ti sfugge niente...nemmeno il foglio dietro la panchina di "PETRIOLI" (come dice S ormai da più di 6 mesi) ahahhahahahahahha
vabbè non è che posso sapè a menadito tutti i comuni delle marche ;))
In compenso Berni le zone del campo le sa tutte al volo!
Le zone del campo berni le sa tutte al volo...perchè infondo anche lui è un pò volatile. Non ha caso è il moroso della FraVolatile!!!
:)
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