Passato, presente... e il futuro?
Tra tanti articoli-boiata mi è venuta voglia di fare un articolo quasi serio. Il quasi è d'obbligo, non credo che riuscirò ad arrivare alla fine senza inserirci qualche cazzata, ma spero apprezzerete lo ugualmente il mio impegno. Quindi siete avvertiti, oh lettori. Poi non venitemi a dire:"Mioddio che noia l'ultimo articolo che hai scritto... lo userò come sonnifero in caso di insonnia!" Ecco, come vedete, sto già sbragando...
Ricominciamo. Lo spunto di questo articolo deriva dalle mie riflessioni di fine campionato, che dovrebbero essere d'obbligo per ogni allenatore, ma che dico allenatore, uomo. A fine stagione si fa un pò il punto della situazione, si cerca di tirare le somme sull'andamento del campionato, sugli errori fatti, sui rapporti con dirigenza e giocatori, sugli aspetti positivi emersi.
In attesa di una riunione con dirigenza e giocatori, e mi auspico che entrambe vengano organizzate al più presto in modo da poter capire le problematiche che si andranno ad affrontare nella prossima stagione, voglio scrivere due righe sulle perplessità e le convinzioni a cui sono arrivato, naturalmente il tutto riguardante il settore femminile, quello che ho avuto modo di osservare un pò meglio.
Passato e Presente: E' stata una stagione difficile per le prime due squadre, i gurppi ai quali si affida la responsabilità dei risultati, specchietto (per allodole a volte) dell'organizzazione e del modo di lavorare della società. Difficile per la D a livello esclusivamente dei risultati, anche se poi l'obiettivo è stato centrato. Certo, se avessimo conquistato un misero punticino in più durante la regular season (e ne abbiamo persi molti in giro per la regione...) si commenterebbe la stagione in maniera sicuramente più pomposa e gasata, mentre se avessimo vinto solo 3-2 l'ultimo incontro (anzichè il 3-0 che ci ha garantito la salvezza matematica), parleremmo di stagione disastrosa. Si parla quindi di un misero punto. Per un misero punto i commenti passano da entusiastici a neutrali a massacranti. E' bene quindi approfondire un pò.
Credo che per la prima volta dopo anni non ci siano stati casini tra dirigenza e allenatori ne tra allenatori e giocatori, e per questo ringrazio enormemente tutti i dirigenti che hanno permesso alla squadra di allenarsi senza appesantire il clima, che dopo alcuni risultati particolarmente negativi sarebbe potuto diventare davvero pesante; e le giocatrici con le quali si è lavorato in sintonia quasi perfetta. Non significa che non ci siano dei problemi da risolvere, ma credo che siano tutte situazioni facilmente affrontabili e molte col passare del tempo sono quasi scomparse.
Quindi se dovessi dare un giudizio globale sarebbe molto positivo.
Un pò diverso è il discorso per la 2 divisione.
La seconda squadra è la squadra del futuro prossimo, è il gruppo dal quale devono uscire giocatrici in grado di essere inserite in prima squadra l'anno seguente ed essere protagoniste anche lì. Inoltre, ha anche l'obiettivo del risultato dato che avendo una D, è fondamentale avere anche una seconda divisione per far sì che il salto dalla seconda alla prima squadra non sia improponibile per chiunque. L'impegno è stato grande e a tal proposito ringrazio subito Emanuele per essersi assunto sempre più responsabilità sgravandomi molto da un impegno non indifferente, specie nel finale.
I risultati però non sono stati dei migliori. Non perchè non ci siano giocatrici futuribili, anzi. Ma per i problemi scaturiti dalle partenze di ragazze su ci si faceva pieno affidamento per i prossimi anni.
Futuro. Futuro? Ora come ora sono un pò perplesso. A prescindere dalla mia presenza o meno nel 2007-08 credo che sarà ancora una stagione 0. Dopo quella del 2005-06 in cui la società ha dovuto eseguire un ricambio generazionale massiccio (ma in questo caso le colpe sono da attribuire anche alle scelte di non inserire giovani per troppi anni in prima squadra), si pensava che grazie all'innesto di 3 ragazze dell'88 si potesse costruire una squadra che potesse dare garanzie nel tempo. Purtroppo, credo che non sarà così. E lo dico con enorme dispiacere, perchè dopo gli ultimi due anni così faticosi, le ragazze e la società a cui sono molto legato meriterebbero stagioni con più soddisfazioni, ma credo che le scelte di vita di alcune ragazze alla fine potranno determinare un altro riassetto, sempre più difficile e probabilmente prematuro.
Purtroppo le scelte delle atlete sono quasi imprevedibili anno per anno e di conseguenza le scelte societarie; di certo nelle prossime stagioni un fattore da tenere in considerazione è sicuramente quello delle ragazze che andranno all'università, come anche sarà fondamentale fare affidamento su chi dimostra più interesse per questo sport. Si dovrà valutare bene come investire il piccolo budget a disposizione e credo proprio sia importante organizzare qualche collaborazione con società limitrofe trovando gli accordi che soddisfino entrambe. Sono ancora troppe le società a Senigallia (3, con noi anche L'U.S. e l'Arci Volley Vallone) per potere elevare la nostra pallavolo femminile a livelli accettabili per una città come la nostra che vanta un bel numero di abitanti e la possibilità di sfruttare la spiaggia nel periodo estivo.
Solo con collaborazioni e quindi con dei numeri soddisfacenti di iscritti si avrà la possibilità di sopperire ad emergenze come quelle che stiamo affrontando ultimamente.
Ah, dimenticavo, serve soprattutto la pecunia...
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