La rivoluzione scientifica

Dopo l'infortunio accorso ad Alessandra Rossetti, il mondo della medicina riflette. Le aziende farmaceutiche cominciano a preoccuparsi del fatto che questa vicenda possa portare ad un calo netto dei fatturati derivanti da medicinali. 

Ma facciamo un passo indietro.

Alessandra gioca l'ultima partita ad Acqualagna sotto antinfiammatori perchè un fastidio all'inguine la tormenta da qualche giorno. Ma il match è di vitale importanza e lei stringe i denti. Non lo direste mai che una ragazza come lei, sempre tutta agghindata, truccata e piena di collanine, braccialetti ed orecchini, possa avere un carattere ed una mentalità sportiva così sviluppata. Presto scopriremo che proprio questo suo essere vanitoso la porterà a soffrire.

Il giorno dopo l'incontro, Ale Ros risente del dolore all'interno coscia, tanto da non permetterle di camminare. La situazione rimane tale per giorni e giorni e mamma Ale decide di recarsi da uno specialista che, preoccupato, le dice che probabilmente non si tratta solo di una contrattura o uno stiramento, ma è qualcosa di più. 

Riposo assoluto per lei. 

Purtroppo, la situazione non migliora. 

Ieri la svolta. Dopo un ultimo summit medico, ecco la diagnosi spietata che nessuna donna vorrebbe mai sentirsi dire:  

"E' colpa degli orecchini!" 

"...Come degli orecchini??" replica Ale tra l'ilarità di tutto il personale medico presente.

"Ebbene si, i tuoi orecchini toccano un nervo che ti infiamma fino all'inguine."

Ora, come illuminati da un flash, gli studiosi stanno vagliando l'ipotesi che molti mali del passato fossero dovuti ad orecchini. 

Addirittura l'AIDS pare che sia nato dall'uso improvvido e non sicuro di un gioello detto Spirale (completamente inadatta all'uopo).

Persino gli studiosi dell'arte stanno valutando altre piste su vicende storiche come la possibilità che il grande Vincent Van Gogh avesse capito da tempo che il malessere fisico e psicologico da lui provato nasceva tutto dalla sua orecchia destra, dove aveva un piercing (del tipo mostrato in figura a lato n.d.r.), ma che, sfortunatamente, non avesse capito che bastava toglierselo, piuttosto che amputarsi l'orecchio stesso. 

Ah! Se la medicina fosse arrivata prima, forse potremmo avere ancora tra noi un grande pittore come Vincent (ma forse anche no, perchè avrebbe 157 anni...)