ONCE UPON A TIME...

Quando anch'io giocavo... I palloni c'avevano le "recchie" ed eri un figo se senza farti vedere alla partita dal tuo allenatore battevi in salto alzandoti il pallone "pè 'na recchia"...
Quando anch'io giocavo... Si usava il termine " Nun chiappi manc' n'te l' v'ntaròl' ". Ovvero i radiatori, rotti e messi li solo per bruttezza, che tappezzavano il campo Boario (palazzetto vecchio)...
Quando anch'io giocavo... Il cesto di metallo che serviva a metterci i palloni, serviva anche a metterci il caro Ezio Luzzi, ben chiuso con tanto di lucchetto e finquando non cantava (come il migliore dei juke-box) le canzoni da noi richieste non poteva uscire...
Quando anch'io giocavo... I palloni erano vecchi, rotti (e quindi lasciavano il segno!!!), stra-usati, puzzolenti e soprattutto neri, il che voleva dire solo una cosa: ogni pallone era passato per il "tempio della pallavolo", il palazzetto vecchio... Ma quello vecchio vecchio, ovvero dove al posto del "Taraflex" c'era un unico strato di Eternit misto ad asfalto dove ogni volta che si eseguiva un recupero in tuffo, la maglia da allenamento o da gioco era segnata inequivocabilmente per sempre...
Quando anch'io giocavo... C'era il "caro" vecchio Raffone il quale a tutti ha regalato chicche incredibili, quali, durante un'azione di gioco, lui seduto in panchina vicino ad un dirigente ed altri 4 giocatori, preso dalla rabbia e dalla furia (ma va?!?!), si appigliò con entrambe le mani sotto la panchina stessa facendo capottare insieme a lui tutte le altre 5 persone... O quando durante un pre-partita, nel sacro momento del discorso, 2 di noi ridacchiavano sul contenuto di una borraccia, al che furibondo il buon Raf esclamò: "Che C***o ci sarà mai dentro quella borraccia... La coca?! La birra?! LA SB***A?!?!". Improvvisamente una fitta coltre di ghiaccio scese dentro lo spogliatoio gelandoci tutti...
Quando anch'io giocavo... C'era il cambio palla, gli allenamenti non erano una palla, ma soprattutto allenava Jo Palla!!! Ricordo ancora quando in un allenamento prima della partita del sabato il grande Jo Palla, ci fece fare per punizione a tutti circa 500 piegamenti a testa durante tutto l'arco dell'allenamento... Il risultato: la notte non dormì nessuno per colpa dell'acido lattico ed il giorno dopo, alla partita, nessuno era capace di alzare le braccia al di sopra della testa, ricevemmo e basta... Grande JO!!!
Quando anch'io giocavo... Fui testimone di tante attività circensi, quali: durante una partita di campionato nella fase di ricezione il caro Michele Bocconi al fine di arrivare (secondo le sue teorie e capacità neuronali) correttamente sulla palla, eseguì una ruota (gesto ginnico)... Lascio a tutti immaginare la scena e soprattutto dove è andato a finire lui e dove la palla... Oppure anche il buon Chicco Pinza Severini (palleggiatore) che nell'ultimo punto del tie-break, dell'ultima partita di campionato durante i play-off (quindi stavamo per essere promossi... Ho detto stavamo!!!), pensò bene, dopo una ricezione perfetta arrivata sulle sue dita (10 mollette per lo stendino), di eseguire magistralmente un palleggio "all'indietro"! In quei secondi interminabili mentre il pallone stava cadendo ognuno di noi disse dentro di se: "Ma che C***O..."... Ma solamente quando la palla toccò il terreno un metro circa fuori del campo di gioco, nel raggio di 2km e mezzo si potè udire un grido "DIIIIIIIOOOOOOOOO........". Simone Barocci ne sentenziò la morte...
Quando anch'io giocavo... Col Belvedè capitò l'impossibile... Ovvero quello che fino a quel momento pensavo impossibile... Una partita che durò 6 set!!! Si, avete capito bene... Play-off, al tempo c'era solo andata e ritorno... Chi aveva il miglior punteggio in termini di punti e/o set vinceva... All'andata vinta al tie-break, al ritorno persa al tie break con gli stessi punti intesi come differenza... E quindi 6° set supplementare... ;-)
Quando anch'io giocavo... Ricordo che 15 anni fa Berni era uno straccio de' porco, Lollo Petrini stava in panchina e diceva comunque di passare sopra, Alberto Lanari allenava, la prima squadra maschile retrocedeva puntualmente... Per fortuna che le cose belle rimangono sempre nel tempo!!!