Lo SvejaCiambotti
Se incidentalmente urti un oggetto inanimato e fermo provocandoti del dolore fisico e ti trovi a Camerano o nell'anconetano in generale, ti senti porre questa domanda da uno che ha assistito al la scena: "Lo sai come si chiama questo?"
Tu essendo un immigrato, non capisci a che si riferisca e soprattutto speri che non abba visto il tuo ridicolo infortunio e rispondi: "?, No, come si chiama...?"
"Si chiama SVEJACIAMBOTTI!"
La stessa cosa sta capitando alla serie D femminile.
Stiamo inciampando continuamente su oggetti fermi. Ci stiamo sbattendo il muso...SBEM! Non che gli avversari siano scandalosi per carità, anzi, abbiamo incontrato delle squadre discrete, ma nulla di eccezionale e soprattutto stiamo facendo tutto noi. Errori su errori, ogni tipo di errore. Chi volesse scrivere una tesi sugli errori possibili nel volley femminle ci prenderebbe come esempio.
Per vincere a pallavolo a questi livelli, per prima cosa devi sbagliare poco.
Secondo: devi difendere alla morte.
Poi vengono tutti gli altri fondamentali.
Ma se hai le prime due caratteristiche, allora hai chances di vincere, altrimenti non arrivi a 20. E' così e sinceramente mi sembrava che la squadra lo avesse capito. Dopo mesi impiegati la scorsa stagione a far capire questo concetto alle ragazze, ora dobbiamo ricominciare da capo.
Io sono disposto a farlo, so che ce la possiamo fare di nuovo, come l'anno scorso, anche se moralmente è durissima: è come se, dopo aver fatto una salita ripida e faticosa, ti manca un metro per arrivare in una bella pianura, dove fare un bel pic nic rilassante a base di arrosticini e porchetta e SBEM! inciampi su un ciottolo, scivoli giù e torni all'inizio della salita.
Ti prende lo sconforto. "Ma come...? Eppure ero arrivato in cima... Ora mi tocca ricominciare..."
Tutto questo ti distrugge.
Ma bisogna rialzarsi e rifare la salita, per quanto dura sia, bisogna ripercorrerla tutta se vuoi gli arrosticini. Non solo. Devi faticare, sudare, impegnarti per tutto il tragitto stando attento a tutti i ciottoli che incontrerai e che ora sai dove sono altrimenti...
SBEM!
Sapete come si chiama questo?
SVEJA CIAMBOTTI!
Tu essendo un immigrato, non capisci a che si riferisca e soprattutto speri che non abba visto il tuo ridicolo infortunio e rispondi: "?, No, come si chiama...?"
"Si chiama SVEJACIAMBOTTI!"
La stessa cosa sta capitando alla serie D femminile.
Stiamo inciampando continuamente su oggetti fermi. Ci stiamo sbattendo il muso...SBEM! Non che gli avversari siano scandalosi per carità, anzi, abbiamo incontrato delle squadre discrete, ma nulla di eccezionale e soprattutto stiamo facendo tutto noi. Errori su errori, ogni tipo di errore. Chi volesse scrivere una tesi sugli errori possibili nel volley femminle ci prenderebbe come esempio.
E gli altri stanno li a guardare increduli che gli regali la partita senza fare grossi sforzi. SBEM!
L'avversario è un pò in difficoltà? Battuta sbagliata. SBEM! Difendiamo una bella palla? Contrattacco fuori. SBEM! L'avversario chiama time out. Battuta sbagliata. SBEM! Ricezione buona da parte nostra. Doppia in palleggio di alzata. SBEM! E potrei continuare per ore...
L'avversario è un pò in difficoltà? Battuta sbagliata. SBEM! Difendiamo una bella palla? Contrattacco fuori. SBEM! L'avversario chiama time out. Battuta sbagliata. SBEM! Ricezione buona da parte nostra. Doppia in palleggio di alzata. SBEM! E potrei continuare per ore...
Per vincere a pallavolo a questi livelli, per prima cosa devi sbagliare poco.
Secondo: devi difendere alla morte.
Poi vengono tutti gli altri fondamentali.
Ma se hai le prime due caratteristiche, allora hai chances di vincere, altrimenti non arrivi a 20. E' così e sinceramente mi sembrava che la squadra lo avesse capito. Dopo mesi impiegati la scorsa stagione a far capire questo concetto alle ragazze, ora dobbiamo ricominciare da capo.
Io sono disposto a farlo, so che ce la possiamo fare di nuovo, come l'anno scorso, anche se moralmente è durissima: è come se, dopo aver fatto una salita ripida e faticosa, ti manca un metro per arrivare in una bella pianura, dove fare un bel pic nic rilassante a base di arrosticini e porchetta e SBEM! inciampi su un ciottolo, scivoli giù e torni all'inizio della salita.
Ti prende lo sconforto. "Ma come...? Eppure ero arrivato in cima... Ora mi tocca ricominciare..."
Tutto questo ti distrugge.
Ma bisogna rialzarsi e rifare la salita, per quanto dura sia, bisogna ripercorrerla tutta se vuoi gli arrosticini. Non solo. Devi faticare, sudare, impegnarti per tutto il tragitto stando attento a tutti i ciottoli che incontrerai e che ora sai dove sono altrimenti...
SBEM!
Sapete come si chiama questo?
SVEJA CIAMBOTTI!
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