Il Mito delle Forme e delle Figure
Oggi inauguriamo una nuova rubrica, una sezione dedicata alle figure mitologiche, ma più in particolare ad un tipo di figura: quella di merda.
Note a tutti le gesta di Poseidone, Minerva, Zeus, Pollon e Apelle, figlio di Apollo, vogliamo raccontarvi le imprese di una stirpe, quella dei seguaci di Merdurio.
Uno degli adepti di questa grande divinità, dal corpo umano e dalla figura di merda, è sicuramente il notro amico Berni.
Il mito delle forme e delle figure
Berni e i suoi amici pallavolisti si apprestano ad entrare in campo dopo l'allenamento di una squadra femminile. Da bravi maniaci quali sono, nell'attesa che il terreno di gioco si liberi, i baldi giovani si dilettano ad osservare le caratteristiche tecniche (poco) e fisiche (molto) dei talenti del settore giovanile femminile. Alla loro vista appare come in un sogno la Dea della Prosperità, una ragazza particolarmente ben fornita di seno.
Naturalmente i ragazzi la notano e quando le giovani atlete se ne tornano negli spogliatoi, il nostro eroe Berni rompe gli indugi e confidandosi con il collega libero Budo, commenta con la sua proverbiale classe:
Berni: "oh c'è una che c'ha due tette assurde"
Budo: "quale quella con la maja bianca?
Berni: "boh... me pare de si ma non me ricordo"
Richiamati all'ordine da colui che fa evocare più dei e madonne: il preparatore Lotti, i due si rimettono al lavoro, ma nel mentre, la Dea della Prosperità torna a fare capolino in palestra e si accomoda con fare elegante e femminile su una panchina.
Al che Berni, attratto fortemente dai ferormoni cosparsi abbondantemente nell'aere, richiama all'attenzione il suo amico:"oh oh oh è quella che ti dicevo, quella con le tette grosse"
e lui: "ma quale quella seduta?"
Berni: "si si..... lei!!! mioddio che tette!!!!"
Budo: "Ma quella è la ragazza mia..."
Sono attimi che sembrano eterni. In quel momento, alcuni cespugli entrano rotolando dal portone che da sul giardino della scuola rossa ed un vento gelido, che sa tanto di solitudine e isolamento da tutto e tutti, avvolge il nostro seguace del Dio Merdurio.
Ma il ragazzo è un vero eroe e con una abile mossa Kansas City (quella per cui mentre tutti guardano a destra, tu vai a sinistra), sposta l'attenzione su Budo per non mostrare il suo imbarazzo e smarrimento:
"Complimenti! tanto non c'è un caz da fa... a noi liberi ce piacciono le pocc' gross'"
5 commenti:
te pero non puoi famme ride cosi in ufficio cazzo ahahhahahahahahahhahahahahahahahahha
è stupendo Badio!!! ti sei consacrato +S in assoluto hahahahahahhahahaahhahahaha
ahuahauhauahauhauahauahuah non ho parole... ahahhahhahahahahaha dio mio berni ahahaha
Dunghets
infatti Pina ci ha ribattezzati così: S+S (Sempre più Scemi)...
Amico sei il mio eroe, hai usato la mossa kansas city come da manuale!
...suino! :O
Allora facciamo un bello zoo, visto che "Anonimo" mi sembra un bel coniglio!
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